Palladio Trusted by Danfoss

I compressori Palladio sono progettati e costruiti in Italia

Fin dall’inizio del progetto, avevamo ben chiaro un obiettivo: dare vita a qualcosa di più di una semplice sigla commerciale. Volevamo un nome che rispecchiasse l’anima e l’ambizione di questa nuova avventura. Dopo un’attenta riflessione, la scelta è ricaduta su Palladio. Un nome che evoca immediatamente l’architettura, un campo in cui l’equilibrio tra forma e funzione è fondamentale, proprio come per i nostri compressori.

Fin dall’inizio del progetto, avevamo ben chiaro un obiettivo: dare vita a qualcosa di più di una semplice sigla commerciale. Volevamo un nome che rispecchiasse l’anima e l’ambizione di questa nuova avventura. Dopo un’attenta riflessione, la scelta è ricaduta su Palladio. Un nome che evoca immediatamente l’architettura, un campo in cui l’equilibrio tra forma e funzione è fondamentale, proprio come per i nostri compressori.

Inoltre abbiamo riscontrato interessanti analogie tra le caratteristiche del nostro progetto e quelle che sono state le peculiarità del famoso architetto, ovvero la capacità di innovare la purezza e la semplicità dell’architettura classica costruendo opere in armonia con l’uomo e la natura e l’intelligenza pratica ingegneristica con cui ha saputo affrontare e risolvere problemi tecnici complessi.

Palladio nasce dall’idea di proporre al mercato un progetto innovativo di compressori a vite, nel quale far confluire le competenze tecniche maturate in oltre vent’anni di attività di progettazione e realizzazione di compressori e l’esperienza maturata da RefPower – azienda dove il progetto Palladio è nato e si è sviluppato – in ambito post-vendita

Il risultato è una gamma completa di compressori a vite allo stato dell’arte, performanti ed affidabili, per applicazioni nei settori AC, raffreddamento di processo e refrigerazione industriale.

La filosofia progettuale seguita da RefPower ha invertito i canoni tipici del settore: è stato infatti sviluppato in primis il compressore con inverter integrato, per poi derivarne il compressore standard che prevede, comunque, la possibilità di utilizzare un inverter esterno. Massimo rilievo è stato dato all’ottimizzazione parallela di meccanica ed elettronica e alla loro perfetta integrazione nel compressore. E’ prevista la possibilità di utilizzo dei compressori con fluidi frigorigeni di tipo HFC, HFO e naturali quali l’R290 (Propano).

Accorgimenti particolari, come la possibilità di controllare in modo completamente automatico il Vi del compressore, sia a pieno carico che a carico parziale, portano al conseguimento della massima efficienza energetica con l’obiettivo di fornire ai costruttori di chiller compressori a vite con performance adeguate al raggiungimento degli ambiziosi traguardi previsti dalle attuali e future normative europee ed internazionali.

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